“Inseguimento dei carabinieri corretto. È morto per lo schianto con il palo”
I carabinieri hanno tenuto un comportamento corretto ed è esclusa l’ipotesi dello speronamento volontario. Sono questi i due punti salienti del contenuto della consulenza cinematica disposta dalla procura di Milano. Secondo quanto trapela, per la consulenza – firmata dall’ingegnere Domenico Romaniello – non sarebbe stato il comportamento del carabiniere alla guida a causare la caduta dello scooter su cui viaggiava Ramy Elgaml, il ragazzo morto nell’incidente il 24 novembre scorso al termine di un inseguimento durato 8 chilometri. La morte di Ramy è derivata, invece, dal “comportamento sprezzante del pericolo” dell’amico Fares Bouzidi, alla guida del T-Max inseguito dai carabinieri, che “si è assunto il rischio delle conseguenze per sé e per il trasportato”, si legge nella consulenza
articolo estrapolato da Il Fatto Quotidiano